27 Aprile 2011 14:30 Nome: mari
Vincere con il referendum avrebbe significato mettere una pietra tombale sul nucleare. E non solo in Italia: il referendum italiano può dare ancora più forza ad una strategia europea di graduale uscita dal nucleare.
Vincere "a tavolino" perché l'avversario si è ritirato permette, invece, al fronte nuclearista di tornare all'attacco quando le acque si saranno calmate.
Prima di quanto ci si aspetti e a prescindere da chi governerà l'Italia tra un anno o due: un Chicco Testa, un Umberto Veronesi o un Claudio Scajola, una Stefania Prestigiacomo o una Margherita Hack saranno sempre in grado di arruolarli.
È anche per questo che bisogna continuare a mobilitarsi, vincere il referendum consultivo in Sardegna e poi accelerare su efficienza energetica e produzione distribuita da fonti rinnovabili. I tempi di applicazione delle nuove tecnologie pulite sono estremamente più ridotti e ci possono permettere di mettere comunque il nucleare definitivamente fuori gioco.
27 Aprile 2011 15:27 Nome: NCC
ah, adesso Margherita Hack (che è notoriamente di destra essendosi anche candidata con i COMUNISTI ITALIANI) sarebbe arruolata dal Berlusca?
SIETE VERAMENTE PATETICI (OLTRE CHE SOCIALMENTE INUTILI).
28 Aprile 2011 10:47 Nome: mari
".....a prescindere da chi governerà l'Italia tra un anno o due...."
mira, mira el testo, nino !
obligado
28 Aprile 2011 16:40 Nome: CC
Cara anzi carissima mari,
chicco testa era dei vostri, tenetevelo pure, così come la Stefania e il Claudio, che ti sono vicini come profondità di concetti.
Veronesi e Hack li lascerei stare, almeno finchè non dimostri di avere almeno pari competenza (e da quello che hai scritto escluderei che possa accadere).
p.s. obligado semmai ci sarai tu.
28 Aprile 2011 18:00 Nome: mari
Mentre a Fukushima i livelli di iodio sono triplicati e l'emergenza è continua, l'astrofisica Margherita Hack afferma : "Che senso ha temere il nucleare e i termovalorizzatori se poi si corrono rischi ben piu' gravi? Intorno al Vesuvio abita piu' di un milione di persone. È un vulcano vivo, che accumula energia. Io non sono un geofisico ma la logica mi fa dire che prima o poi il Vesuvio eruttera'".
Hack difende il nucleare anche perché, " SCORIE A PARTE, è la fonte di energia che inquina di meno l'aria".
A giudizio dell'astrofisica "anche per le scorie ci sarebbe una soluzione ma è utopistica: siamo in un villaggio globale. L'energia è un problema globale che va risolto a livello globale". Secondo la Hack "le centrali andrebbero costruite nei luoghi del pianeta con minor rischio geologico. E da lì si potrebbe distribuire l'energia".
Quanto all'Italia e il nucleare, sostiene l'astrofisica, "serve gente un po' più seria degli italiani. Immagino tempi biblici, costi in perenne lievitazione, infiltrazioni mafiose. Diciamocelo: in Italia le centrali non si faranno mai. Non si riesce nemmeno a fare una discarica". Infine sulla possibilità di cambiare giudizio sul nucleare dopo il disastro di Fukushima sostiene che "gli incidenti devono far riflettere, far pensare a nuove precauzioni, ma non si puo' rinunciare al nucleare sull'onda emotiva degli incidenti. Anche perché nel pianeta il problema energetico c'è. Petrolio e gas finiranno. Noi già oggi dipendiamo dall'estero".
Posso dire che le parole della Hack sono un'altalena di pro e contro, di utopie ed affermazioni negative, praticamente...... mi ha convinto ?
29 Aprile 2011 11:58 Nome: ultimo
«Sono convinta che ci sia bisogno del nucleare. Ci sono molte paure irrazionali ma non si può decidere sull’onda dell’emozione. Serve razionalità. [...] È proprio il mio ambientalismo che mi fa dire sì: il nucleare è la fonte che, tutto sommato, inquina meno»
Invece tu che non hai dubbi ma solo certezze granitiche (gli altri sono arruolati..) perchè non studi ed eviti c.ate per sentito dire e a prescindere (tipo produzione distribuita e tempi estremamente più ridotti)?
29 Aprile 2011 12:42 Nome: gianni
Hack: "Siamo circondati dalle centrali nucleari. Siamo costretti a comprare energia, dobbiamo pagarla agli altri perché siamo completamente dipendenti dall'estero e, SE ci fosse un disastro in uno di questi paesi, noi avremmo tutti i danni senza averne i vantaggi"
L'ultimo " se " conferma che anche nella testa della scienziata c'è spazio per un rischio imprevedibile e, quindi, perchè rischiara senza vantaggi ?
mbè, poca fantasia ? semplificazione ? nessuna fiducia nelle alternative ? così fan tutti ?
26 Aprile 2011 15:46 Nome: 12 GIUGNO
I tragici avvenimenti nucleari del Giappone ci richiamano ad una riflessione domestica: Bosco Marengo. Qui, alle porte di Alessandria, il governo con la complicità di regione, provincia e comune, tramite un illegittimo decreto contro il quale abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato, ha autorizzato la Sogin ad allestire un deposito di scorie nucleari.
Si tratta poco più di un comunissimo capannone senza sicurezza, assolutamente non in grado di affrontare un terremoto, anzi facile bersaglio di attentati, incidenti, caduta aerei, meteoriti, alluvioni ecc. Il deposito è stato giustificato come “temporaneo”, sine die, a tempo indeterminato. Dunque definitivo, in assenza di un deposito nazionale ultrasicuro per millenni ad accogliere l’eredità delle vecchie centrali: previsto dalla legge ma non in costruzione anzi neppure individuato come localizzazione, se non nelle chiacchiere del governo.
I cittadini possono ringraziare i Bresso, Cota, Filippi, Cavallera, Lamborizio, dunque centrosinistra e centrodestra, che hanno scientemente rinviato sine die la bonifica del territorio, e che hanno condannato le future generazioni ad un pericolo immane. Però i cittadini devono anche riflettere che queste responsabilità dei politici sono state favorite dalla scomparsa degli attivisti di Bosco Marengo e del movimento dei Comitati della Fraschetta che anni prima con una partecipazione meravigliosa avevano invece saputo bloccare Fabbricazioni Nucleari (Sogin) e i partiti.
La battaglia contro il nucleare, infatti, può essere vinta solo da grandi mobilitazioni di popolo, ancor che accompagnate da necessari strumenti legali.
I REFERENDUM 12 GIUGNO perciò ci danno una occasione unica di ripresa dei movimenti alessandrini, che guardano lontano, a Fukushima, ma che si dimenticano di ciò che può avvenire tra le proprie mura domestiche.
23 Aprile 2011 14:08 Nome: simo
MAMMA EUROPA
L'Unione europea boccia la politica italiana contro il fotovoltaico. E avvisa il nostro Governo che IL DECRETO ROMANI e le norme che si avvia a varare questa settimana SONO UNA VERA E PROPRIA BOMBA CONTRO IL PROCESSO ECONOMICO, SOCIALE E AMBIENTALE CHE E' PARTITO CON LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI.
Stavolta a dirlo non siamo solo noi, imprenditori e lavoratori delle rinnovabili e cittadini che hanno paura che il loro investimento in un tetto fotovoltaico diventi un boomerang contro le finanze familiari. “A dirlo è proprio l'Europa”. E' questo il commento di Massimo Sapienza, presidente di Asso Energie Future, alla lettera inviata dal Commissario Ue all'Energia Oettinger al ministro dello Sviluppo Economico Romani.
Il cosiddetto IV° Conto energia preoccupa, e molto, la Commissione Europea.
La lettera ufficiale di Oettinger avverte: "Le modifiche che alterano il ritorno finanziario dei progetti esistenti rischiano di violare principi generali di diritto nazionale e comunitario, ma soprattutto di compromettere la stabilità degli investimenti nel settore, con possibili ripercussioni sulla ripresa economica".
Così, il Commissario chiede a Romani che la legge di recepimento della direttiva europea per le rinnovabili (paradossalmente quella che nel nostro Paese ha aperto l'attacco a tutte le fonti pulite), sia attuata "in maniera stabile e prevedibile e di essere particolarmente cauto nel considerare misure che possano avere ripercussioni sugli investimenti già effettuati".
20 Aprile 2011 17:18 Nome: Comitato VOTA SI per fermare email: segreteria@fermiamoilnucleare.it
Cari e care,
gli abbiamo messo paura. Sondaggi alla mano, hanno capito che avrebbero perso il referendum – e forse anche le amministrative – e hanno deciso di fare retromarcia. Il governo ha presentato oggi un emendamento al dl Omnibus (quello che conteneva la moratoria sul nucleare) che ricalca il quesito referendario anti-atomico e quindi, se approvato, cancellerà una parte sostanziale della legge sul nucleare. E con essa cancella dalla convocazione del 12 e 13 giugno il quesito sull’energia atomica. La prova provata che le probabilità di raggiungere il quorum sono molto alte.
Ma resta il fatto che la scelta dell’Esecutivo non è fatta per convinzione ma per convenienza. Che la norma non è ancora stata approvata. Che delle norme sul nucleare verrebbe abrogata solo la parte indicata dal referendum. Insomma: battere il nucleare col referendum avrebbe potuto essere una vittoria definitiva, cosa che questa nuova norma non garantirebbe. E poi dobbiamo fare attenzione: fino alla pronuncia della Cassazione il referendum sta in piedi a cui potrebbe seguire un eventuale ricorso su cui far pronunciare la Consulta. E’ ormai improbabile, ma non impossibile. Quindi, guardia alta: i trucchetti del Governo potrebbero essere in agguato.
Il Comitato nazionale Vota SI’ per fermare il nucleare non smobilita almeno fino a quando la Cassazione non si sarà pronunciata. Il 26 aprile a Roma abbracceremo in segno di solidarietà le due ambasciate: Giapponese e Ucraina.
Invitiamo le associazioni aderenti e i comitati regionali e territoriali a fare altrettanto.
Cari saluti,
Maria Maranò
Segreteria Organizzativa
Comitato VOTA SI per fermare il nucleare
Via Colonna Antonina n. 41 - Int- 7 00186 Roma
Mail: segreteria@fermiamoilnucleare.it
Contatto facebook: http://www.facebook.com/votasiperfermareilnucleare
Tel. 0690213377 Cell. 3471065904 Fax:0699367454
18 Aprile 2011 11:01 Nome: nico
OBIETTIVO ELIMINARE ENERGIA NUCLEARE. Vienna, simbolica iniziativa di Greenpeace contro l'incubo nucleare. Ultime notizie - Vienna - Attivisti di Greenpeace hanno creato una zona di evacuazione simbolica davanti alla sede dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) a Vienna. L'organizzazione ambientalista chiede ai rappresentanti dei paesi presenti alla riunione del Comitato di sicurezza di iniziare a muoversi verso una graduale eliminazione dell'energia nucleare a livello globale.
Durante la sessione finale della Convezione sulla Sicurezza Nucleare (CNS) dell'AIEA, a pochi giorni dall'annuncio del governo giapponese di classificare la crisi di Fukushima allo stesso livello di Cernobyl, gli attivisti hanno creato una zona di evacuazione intorno a una torre di raffreddamento fumante, simbolo delle centrali nucleari, con il messaggio "Eliminare l'energia nucleare dal nostro futuro".
"I disastri di Fukushima e Cernobyl provano che il nucleare non potrà mai costituire un metodo sicuro per la produzione di elettricità, nonostante gli sforzi dei governi e dell'industria nucleare di minimizzare i rischi - sostiene Alihan Tumer, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace International -. C'è un solo modo per garantire il nucleare sicuro: eliminarlo”
18 Aprile 2011 10:55 Nome: sam
Coldiretti
Per controllare direttamente l’origine del pesce acquistato occorre verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca, e scegliere la “zona Fao 37” se si vuole acquistare prodotto pescato del Mediterraneo. E’ quanto afferma ImpresaPesca della Coldiretti in riferimento ai dati allarmanti sul versamento in mare di acqua radioattiva proveniente dell'impianto nucleare di Fukushima in Giappone.
16 Aprile 2011 15:34 Nome: Elettrosmog
Non vorrei essere frainteso. Certo la tagedia giapponese lascia, anche i nuclearisti più incalliti, un pò titubanti, quindi sull'argomento bisognerebbe essere cauti e chi ci governa dovrebbe, o forse lo farà o lo ha già fatto . . . qualche pensierino sul problema (speriamo!). Ho visto, questa mattina in piazza della Repubblica/Tessitrici i rappresentanti malnatesi di Legambiente ben carichi e motivati su questo annoso problema. . . certo si fossero mossi con la stessa carica e la stessa motivazione per i problemi, certo non così gravi percarità!, di casa nostra come l'elettrodotto di SanSalvatore sarebbe stato certamente altrettanto meritevole. . . ma si sa li andavano a cozzare con i compagniucci riccioluti e capelloni di casa propria!
14 Aprile 2011 13:14 Nome: stefy
il governo giapponese e la TEPCO, la società che gestisce gli impianti nucleari in Giappone, hanno annunciato al mondo di aver dovuto riconsiderare la classificazione della gravità dell'incidente di Fukushima, elevandola al livello 7, quello massimo, lo stesso del disastro di Chernobyl.
Un disastro nucleare è classificato al livello 7 quando si accompagna ad un massiccio riversamento nell'ambiente di materiali radioattivi (nell'ordine di migliaia di terabecquerel nell'arco di diverse ore) con effetti importanti sulla salute umana.
Tuttavia, l'autorità giapponese, confermando ancora una volta la sua mancanza di chiarezza, ha precisato che il livello delle emissioni radioattive registrato finora sarebbe pari al 10% di quelle rilevate a Chernobyl, mentre la TEPCO ha reso noto che le perdite radioattive misurate oggi si attestano ad un terabecquerel all'ora.
14 Aprile 2011 14:15 Nome: !
dal sito Iaea, aggiornamento al 13/4 14.30:
Overall, the situation at the Fukushima Daiichi plant remains very serious but there are early signs of recovery in some functions such as electrical power and instrumentation
There have been no changes concerning the provisional INES Level 7 rating and protective measures as reported in yesterday's brief.
...
On 12th April, the IAEA Team made measurements at 7 different locations in the Fukushima area at distances of 32 to 62 km, North and Northwest from the Fukushima nuclear power plant. At these locations, the dose rates ranged from 0.6 to 1.6 µSv/h. At the same locations, results of beta-gamma contamination measurements ranged from 0.6 to 1.7 Megabecquerel/m2.
p.s. vediamo di non confondere le unità di misura: il becquerel (simbolo Bq) è adimensionale, visto che rappresenta 1 decadimento /s
non ha quindi nessun senso parlare di becquerel/h e tanto meno di "terabecquerel nell'arco di diverse ore" a meno che si intenda fare del sensazionalismo a buon mercato. (1TBq = 1.000.000.000.000 Bq = 10^12 Bq)
13 Aprile 2011 11:58 Nome: peace
greenpeace :
Ecco una breve cronologia dei fatti più recenti (gli ultimi dieci anni) che la TEPCO ha provato a nascondere:
2000. Un reattore della centrale di Fukushima – quella colpita dal terremoto dell’11 marzo – viene spento. Altri incidenti, con perdita di radioattività, erano stati già registrati nel 1994 e 1997.
2002. Sempre a Fukushima vengono individuate fessurazioni nell’impianto di raffreddamento.
2004. Secondo Der Spiegel, nell’agosto 2004 (il giorno del 59mo anniversario dell’esplosione atomica su Nagasaki), quattro operai muoiono per una fuga di vapore surriscaldato nella centrale di Mihama.
2006. Ancora Fukushima: viene registrata una fuga di vapore radioattivo.
2007. Un terremoto meno violento di quello dei giorni scorsi danneggia gravemente l’impianto nucleare di Kashiwazaki-Kariwa (sempre della TEPCO, il maggiore al mondo come capacità produttiva); l’impianto è composto da sette reattori in teoria a prova di terremoto (almeno, questo era quello che millantava TEPCO nella sua pubblicità). Invece, 1135 litri di acqua radioattiva finiscono nel Mar del Giappone durante il terremoto. In seguito, si scopre che la faglia responsabile del terremoto del 2007 non è mai stata “ufficialmente” identificata dagli approfonditi studi sulla geologia del sito di Kashiwazaki-Kariwa: infatti, la centrale è stata costruita proprio sopra la faglia!
2008. A Fukushima, un terremoto provoca la fuoriuscita di acqua da una piscina in cui erano stoccate barre di combustibile nucleare esausto.
2009-2011. La storia degli incidenti a Kashiwazaki-Kariwa continua. Nel 2009, quattro persone vengono ferite per un incidente nell’impianto. Nel 2010, a tre anni di distanza dal terremoto, dopo numerosi interventi per aumentare al sicurezza e dopo ben undici incendi, solo due reattori erano stati riattivati. Al momento del terremoto (11 marzo 2011) tre reattori erano ancora chiusi.
14 Aprile 2011 10:48 Nome: verde
@peace
già, voi bravi, gli altri tutti c..oni o incapaci o disonesti.
peccato che quella sopra sia solo la verità di Greenpeace
quella oggettiva, chi ha voglia di documentarsi la trova nel sito della iaea, ma già anche quelli sono c..ni o incapaci o disonesti........
13 Aprile 2011 11:26 Nome: ok
Sempre Rubbia da un'intervista dopo il disastro in Giappone :
Quindi lei dice “fermiamoci, non andiamo avanti”.
" Stiamo parlando del nucleare che nel migliore dei casi funzionerà tra dieci anni, vent’anni, quindi abbiamo il tempo per riflettere, perché è importante che si faccia una seria riflessione sull’effetto sorpresa poiché ora la situazione è fuori controllo e non accettabile nel caso del nucleare.
Certamente sarà una decisione del governo, della gente, su cosa fare sulle energie nucleari e altro, però a me sembra che oggi dovremmo anche considerare che le energie rinnovabili sono un’alternativa che va utilizzata, quindi io credo che dovremmo cercare di aprire la strada a più di una possibilità. Sicuramente non c’è a disposizione più uranio di quanto c’è carbone o petrolio, mentre il solare è qualche cosa che tra l’altro ci appartiene ed è per sempre. Quindi io credo che nella riflessione dovremmo anche tener conto se abbiamo messo abbastanza soldi e supporto anche sulle rinnovabili ".
13 Aprile 2011 15:30 Nome: ko
allora, cerchiamo di chiarirci.
quando Rubbia dice "abbastanza soldi e supporto ANCHE sulle rinnovabili" evidentemente sostiene:
- che va definito un mix energetico
- che le rinnovabili sono una possibilità non la sola possibilità
- che i soldi da mettere sono per la RICERCA non per riempire il paesaggio di pale eoliche ferme
Ricerca - aggiungo io - mortificata ogni giorno proprio dai cialtroni (vedere in proposito i 20 milioni generosamente elargiti alla fondazione Geneticamente del filosofo M. Capanna per ricercare non si sa cosa - con una tecnica già vecchia - degli OGM; p.s. quello stesso Capanna -filosofo- che ha dato dell'incompetente in tema di salute e sicurezza alimentare a Veronesi -oncologo-)
perciò non si tratta di tifare pro o contro il nucleare (che peraltro non credo vedremo in Italia).
si tratta di fidarci o no di chi ne sa più di noi e non tirare ogni volta a stravolgerne le parole.
se decidiamo di non fidarci di un gruppo di scenziati indipendenti - e lo possiamo ben fare - possiamo anche dire addio alla prospettiva di diventare un paese normale.
13 Aprile 2011 11:06 Nome: slim
Con le centrali di terza generazione che non conosciamo perché non sono state ancora costruite, i danni sarebbero stati limitati?
Rubbia :
Noi ci troviamo davanti ad una grande sorpresa, perché i giapponesi sono stati i migliori tecnologi mondialmente sul nucleare, hanno costruito un gran numero di centrali a condizioni assolutamente impeccabili. Il fatto che ci troviamo davanti ad una sorpresa da gente così preparata, ci dice che c’è qualcosa che non ha funzionato, quindi oggi dobbiamo fermarci e cercare di riflettere con attenzione, e d’altra parte è anche quello che dicono i francesi, per capire quali sono le misure per evitare situazione di questo genere. Ci troviamo davanti ad una situazione che ha probabilità piccolissime di avvenire ma quando avviene produce un disastro che potrebbe essere anche sostanziale e considerevole. E questo insieme è qualcosa che dev’essere compreso da tutta la comunità del nucleare, anche da quella francese.
13 Aprile 2011 11:26 Nome: g+
da wiki:
Il primo reattore nucleare di III generazione entrò in servizio in Giappone nel 1996 ed è di tipo ABWR (Advanced Boiling Water Reactor), sviluppato dalla General Electric a partire dai BWR di seconda generazione
ci sei o ci fai?
13 Aprile 2011 10:56 Nome: i difensori dell'ambiente
Provate a fare una ricerca con chiave Legambiente Greenpeace Sorgenia.
potreste scoprire:
- un articolo comparso su Scientific American “ una centrale a carbone disperde nell’ambiente 100 VOLTE PIU' RADIAZIONI di una centrale nucleare che produca la stessa quantità di energia" fonte: Il portale di Kyoto Club e LEGAMBIENTE
-LEGAMBIENTE”, mentre a Genova e alla Spezia promuove una battaglia di dismissione perché il carbone "nuoce gravemente alla salute", a Savona, a Vado e in Val Bormida ritiene che il carbone possa essere addirittura ben tollerato
-dal sito dell'associazione omilos :"E’ il caso ad esempio della centrale a carbone marcio e non pulito, di Vado Ligure (Sorgenia) ed il suo ampliamento, al quale hanno dedicato ampio spazio anche giornali e televisioni. Perchè le batoste più grandi di solito si prendono dagli amici o da chi non te l’aspetti. Infatti dobbiamo per forza stare a sentire una destra che parla di nucleare ed una sinistra che parla di carbone. Vi ricordate il giorno dell’incontro tra i cittadini di Cessalto, Sorgenia ed il sindaco Artico. Io stesso posi un interrogativo: “Come mai Sorgenia si pubblicizza come società vicina alle problematiche ambientali e soprattutto impegnata sul campo delle nuove forme di produzione energetica sostenibili e rinnovabili, in realtà produce meno del 3,7 % di energia attraverso fonti “pulite”, evidenziando il fatto che questa deduzione era facilmente raggiungibile consultando il sito Sorgenia dove è disponibile una presentazione della società destinata agli investitori.” Ovviamente la risposta è stata l’assoluta negazione di quanto da me affermato."
- La CIR di Carlo De Benedetti insieme a Tubini ha fondato “Giga” una società che acquista e vende Carbon Credit Internazionali . ( già acquistati per 60 milioni di euro da varie nazioni)
- Legambiente è propietaria del 10% delle azioni di Sorgenia (Presidente onorario di legambiente Ermete Realacci , Alcuni membri della segreteria nazionale Duccio Bianchi, Edoardo Zanchini, Nunzio Cirino Groggia, Andrea Poggio
- Legambiente e Sorgenia insieme a tutte le industrie del settore energetico alternativo( e non) sono riunite in una “non profit” che si chiama Kyoto Club. (presidente Massimo Orlandi – Vicepresidente Ermete Realacci, Direttore Kyoto club service Mario Gamberale )
- Ermete Realacci e Duccio Bianchi posseggono il 25% della società s.r.l. Ambiente Italia
Ricerche e servizi in Campo Energetico. (CCIAA Milano –REA 145656)
- Legambiente , Legambiente Lombardia, Kyoto Club e Ambiente Italia sono comproprietari della società s.r.l. Azzero CO2 (CCIAA Roma REA 1137033) specializzata in compravendita di Carbon Credit.( Amministratore delegato Mario Gamberale Vicepresidente Antonio Ferro, consiglieri Duccio bianchi; Andrea Poggio, Edoardo Zanchini)
- Kyoto club e Federparchi fondano la onlus Parchi per Kyoto con il supporto tecnico di Azzero Co2. (Presidente Matteo Fusilli, Vice Presidente Massimo Orlandi, Consigliere Mario Gamberale, direttore comunicazione Antonio ferro)
-Greenpeace, Legambiente e WWF nel corso di una conferenza stampa hanno presentato due documenti: uno per chiedere al Governo obiettivi più ambiziosi per le rinnovabili e illustrare uno scenario di sviluppo al 2020 con potenzialità per il Paese maggiori di quelle previste nel Piano, e l'altro per chiedere di innalzare al 30% l'obiettivo europeo di riduzione dei gas serra, indispensabile per fermare i cambiamenti climatici e utile anche ai fini del rilancio economico italiano e europeo
ecc. ecc. ecc.
12 Aprile 2011 17:04 Nome: peace
Greenpeace Italia.
Purtroppo, la situazione in Giappone si sta evolvendo come i tecnici competenti temevano: i reattori stanno saltando a uno a uno e una fuoriuscita massiccia di materiale radioattivo impedirebbe ulteriori interventi, con il rischio di altre esplosioni e altri rilasci di radioattività.
Dal “Pinocchio Veronesi” alla “Ministra del Disastro Ambientale”, che straparla di sciacallaggio mentre disattende il suo compito di tutelare l’ambiente e la salute umana, una sequenza di eventi svela il piano della banda che sta uccidendo le rinnovabili per fare spazio al nucleare in Italia.
Ecco il “piano degli sciacalli” in tre punti:
- Ieri: con un decreto fermare la corsa delle energie rinnovabili in Italia, uno dei pochi settori economici in crescita in un Paese in ginocchio;
- Oggi: minimizzare i rischi del nucleare e fare finta che in Giappone tutto sia sotto controllo; sprecare 400 milioni di euro non accorpando il referendum nucleare alle amministrative di maggio;
- Domani: far pagare in bolletta a tutti gli italiani il conto (almeno 7 miliardi di euro a centrale) garantendo la copertura dei costi fuori mercato del nucleare.
Dal sonno tranquillo con le scorie in camera da letto del Prof. Veronesi al “Terremoto in Giappone: la centrale di Fukushima è sotto controllo” con cui il Forum Nucleare (noto manipolatore di informazione) minimizzava una situazione sempre più tragica, questi pericolosi soggetti non smettono di mentire su questioni troppo al di sopra della loro scarsa competenza.
12 Aprile 2011 18:31 Nome: vergogna
senti chi parla di manipolazione delle informazioni!
i grinpicciotti dell'eolico!
le facce di c..ielo del fotovoltaico a terra!
i protettori dell'ambiente che scambiano i rifiuti con le rinnovabili!
gente diplomata alle medie di Melegnano che da dell'ignorante a Veronesi e dell'incompetente alla Hack!
siete per caso quelli che ammirano Sorgenia (Debenedetti) dove qualche boss di Legambiente ha qualche interesse?
ma smettetela almeno di dare del vostro agli altri
12 Aprile 2011 16:56 Nome: slim
Alcune risposte di Rubbia sulla produzione di energia.
Ma non si parla ormai di "nucleare sicuro"? Quale è la sua opinione in proposito?
"Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali. Si può parlare, semmai, di un nucleare innovativo".
In che cosa consiste?
"Nella possibilità di usare il torio, un elemento largamente disponibile in natura, per alimentare un amplificatore nucleare. Si tratta di un acceleratore, un reattore non critico, che non provoca cioè reazioni a catena. Non produce plutonio. E dal torio, le assicuro, non si tira fuori una bomba. In questo modo, si taglia definitivamente il cordone fra il nucleare militare e quello civile".
Lei sarebbe in grado di progettare un impianto di questo tipo?
"E' già stato fatto e la tecnologia sperimentata con successo su piccola scala. Un prototipo da 500 milioni di euro servirebbe per bruciare le scorie nucleari ad alta attività del nostro Paese, producendo allo stesso tempo una discreta quantità di energia".
12 Aprile 2011 18:37 Nome: fat
scusa, ma esiste un calcolo delle probabilità per ogni attività umana, il che significa che il rischio zero non esiste, il che non toglie che si può fare molto per tendere a zero
altrimenti il progresso sarebbe impossibile e non avrebbe senso parlare di innovazione
13 Aprile 2011 10:02 Nome: gio
Mentre si tende allo zero, che sarà impossibile raggiungere, i danni da " imprevisti " sono talmente nocivi, duraturi nelle centinaia di anni, dannosi per l'ambiente e per l'uomo che io non sono disposto a sperimentare questa " innovazione".
13 Aprile 2011 10:12 Nome: tall
bene, leggiti la novella di Pirandello accennata più sotto
dopodichè magari se ti spieghi meglio, perchè se intendi che non sei disposto a sperimentare la "innovazione" di Rubbia, scusa eh, ma devi avere almeno pari competenze per convincere qualcuno
altrimenti fai la figura del socio di g'rinpic
12 Aprile 2011 12:24 Nome: carlo
La prima obiezione di Rubbia contro il nucleare "standard" è sulla spesa economica da impiegare in Italia: con la creazione di sole quattro centrali non si ridurrebbero i costi dell'energia elettrica.
La Francia ha adottato da decenni il nucleare ed ha ben 59 centrali. Inoltre Parigi si assicura con la forza delle armi l'accesso alle miniere di uranio: in Ciad, in Libia, e in altre nazioni dell'Africa occidentale.
Sul mercato internazionale il costo dell'uranio sta di nuovo crescendo, mentre il business si poteva fare due anni fa quando il prezzo era sceso, come avevo scritto io*.
Vale la pena di un approfondimento scientifico, come richiesto da Rubbia (ma la sua proposta bloccherebbe gli affari delle tre lobby -petrolio, nucleare, sostenibili-, ecco il punto).
Lo scienziato italiano propone da anni l'utilizzo delle centrali al torio al posto dell'uranio. Intanto con una tonnellata di torio si produce l'equivalente di 200 tonnellate di uranio. Inoltre, il torio è un materiale presente in natura con molta più abbondanza rispetto all'uranio. Anche in Italia.
Lo smaltimento delle scorie sarebbe molto più rapido rispetto ai milioni di anni necessari per il riassorbimento delle scorie di uranio (decine di anni). Infine il torio a differenza dell'uranio non è utilizzabile come arma nucleare.
Dopo Fukushima la paura per l'impiego di centrali nel nostro paese torna a salire. Tra paura e contrapposizioni sterili, finiremo per sbagliare tutto ancora una volta, e su un tema strategico come l'energia, mentre -se la tecnologia di Rubbia fosse valida potremmo diventare un Paese all'avanguardia nel mondo e vendere tecnologia per miliardi di euro. Tra poche settimane saremo chiamati alle urne per decidere attraverso il referendum 2011 sul nucleare.
Rubbia propone di utilizzare insieme al nucleare pulito un mix di fonti di energia alternativa: eolico, geotermico (gli unici redditizi) e il solare (insostenibile economicamente, perché non rende).
12 Aprile 2011 18:50 Nome: tullio
infatti Rubbia, come molti altri, ha le competenze necessarie per sapere di cosa parla.
ci sono altre possibilità, ad esempio le centrali di IV generazione che potrebbero essere disponibili ben prima di quanto ipotizzato inizialmente.
il fatto è che nessuno ha risposto alla domanda fondamentale del dopo Fukushima, e cioè:
quante delle 55 centrali giapponesi sono di III generazione (+ o - come quelle che dovremmo comprare noi) e come si sono comportate?
e quindi decideremo:
senza essere informati
senza avere le competenze
in base alle preferenze politiche o di apparteneza
caricandoci di responsabilità di altri
cioè alla c.. di cane, come abbiamo fatto l'altra volta, con grande soddisfazione di chi le decisioni dovrebbe prenderle sulla base di pareri qualificati e motivati
11 Aprile 2011 11:27 Nome: mirko
La Tepco, la compagnia elettrica che gestisce l'impianto, ha reso noto che sono state trovate tracce di plutonio nei campioni raccolti il 28 e il 29 marzo, cioè una settimana dopo i primi prelievi.
In un punto, circa 500 metri a nord del reattore numero uno, è stata rilevata una concentrazione di plutonio -238 equivalente a 0,26 becquerel per chilogrammo, una quantità inferiore del 50 per cento rispetto a quella riscontrata nei campioni precedenti.
L'idea di pompare azoto presenta dei rischi poichè potrebbero essere rilasciati nell'ambiente vapori radioattivi. Tuttavia, l'Agenzia nucleare giapponese ha approvato questa misura ritenendola necessaria, come ha riferito il portavoce Hidehiko Nishiyama.
11 Aprile 2011 11:18 Nome: kio
Non è finita.11 aprile
La centrale nucleare di Fukushima e' stata evacuata ed e' stato diramato un allarme tsumani dopo una scossa di terremoto di magnitudo 7,1 con epicentro nel nord-est del Giappone. La scossa e' stata registrata a un mese esatto dal terremoto e dal successivo tsunami che devastarono il nord-est del Paese e ha fatto tremare gli edifici di Tokyo e nella parte orientale del Paese.
La scossa e' stata registrata alle 17,16 ora locale (le 10,16 in Italia) a una profondita' di 10 chilometri. L'epicentro e' stato localizzato proprio nella prefettura di Fukushima.
La scossa ha fatto saltare l'erogazione di elettricita' nei reattori del disastrato impianto atomico. L'elettricita' era saltata anche dopo il sisma dell'11 marzo e questo aveva bloccato gli impianti di raffreddamento, causando la parziale fusione del nucleo.
Il governo giapponese ha dichiarato che da KM 20 a KM 30 dalla centrale, l'evacuazione è facoltativa.
10 Aprile 2011 13:43 Nome: uranio
Ai ritmi attuali le riserve di uranio effettivamente utilizzabili potrebbero già essersi esaurite entro il 2050. Lo sostiene Yogi Goswami condirettore del Clean Energy Research Centre dell'Università della Florida, in un'intervista al quotidiano Decchan Cronichle dello scorso settembre .
I giacimenti di uranio accertati sul pianeta sono stimati in 4-5 milioni di tonnellate. Un consumo di 69.000 tonnellate annue li esaurirà in 42 anni. O forse la metà, se come sembra il numero delle centrali raddoppierà entro i prossimi venti. Con la conseguenza che quando tutti i reattori saranno pronti non ci sarà più combustibile per alimentarli.
Se è vero siamo dei co....oni ?
11 Aprile 2011 08:49 Nome: xx
Può essere.
Però nel 2030 (forse prima) dovrebbero esserci quelle di IV generazione.
Nel 2050 forse quelle al Torio di Rubbia.
E comunque questo Yogi chi cavolo è?
11 Aprile 2011 10:06 Nome: masmettila
le riserve stimate bastano per 50 anni
con le centrali raffreddate a piombo, disponibili commercialmente dal 2040 (ma forse prima, come sembra), l'uranio basterebbe per oltre 2.500 anni
probabilmente i co.... sono quelli che continuano a diffondere le solite falsità, lasciando intendere che chi si occupa di nucleare (fisici, ingegneri, economisti, ecc.) sia per definizione un incapace
11 Aprile 2011 21:18 Nome: muad dib
Se è per questo il Club di Roma (negli anni 70) prevedeva l'esaurimento (ai ritmi di allora) di molte materie prime entro il 2000. I ritmi sono aumentati e nulla si è esaurito. Magari studiare di più aiuterebbe gli sparafrottole.
10 Aprile 2011 10:35 Nome: silver
Greenpeace Italia.
Lo scorso marzo la nostra squadra ha raccolto e analizzato 114 campioni di prodotti alimentari nelle aree di Rivnenska Oblast e Zhytomyrska Oblast e, per confronto, in varie località nell’area di Kiev. I campioni sono stati acquistati nei mercati locali oppure ottenuti dai contadini.
In un villaggio della regione di Rivnenska, abbiamo trovato concentrazioni di Cesio-137 che nel 93% dei campioni di latte analizzati eccedono di un fattore compreso tra 1.2 e 16.3 volte i livelli previsti per i bambini in Ucraina.
DOPO VENTICINQUE ANNI, l’attenzione del mondo si è spostata altrove ma la contaminazione non scompare dall’oggi al domani.
In Ucraina, 18.000 chilometri quadrati di terreni agricoli sono stati contaminati in seguito all’esplosione di Cernobyl e si stima che il 40% dei boschi, pari a una superficie di 35.000 km2 , siano contaminati.
Negli anni successivi all’incidente, il governo ucraino ha condotto analisi sui prodotti alimentari delle aree contaminate. Tuttavia, da due anni questo monitoraggio è stato interrotto, impedendo così la creazione di un’importante serie storica di dati.
I risultati delle analisi di Greenpeace, invece, confermano l’urgenza di proseguire con una valutazione approfondita e scientificamente fondata della contaminazione radioattiva dei terreni destinati all’agricoltura e al pascolo nelle aree colpite del territorio ucraino.
A Fukushima stiamo verificando circostanze identiche riguardo alla contaminazione del latte e delle verdure. Se vogliamo evitare disastri futuri quali quelli di Cernobyl e Fukushima, i governi devono interrompere la produzione di energia nucleare e investire nell’efficienza e in fonti rinnovabili pulite e sicure.
I DISASTRI NUCLEARI SONO MOLTO RARI MA LE CONSEGUENZE E I DANNI SONO IRREPARABILI.
11 Aprile 2011 08:46 Nome: z
Siete solo sciacalli.
Perchè non citate gli studi della Organizzazione Mondiale della Sanità da cui risulta che la grande catastrofe annunciata all'indomani di Chernobyl e favoleggiata ancora oggi in realtà non si è mai verificata?
Vergognatevi.
11 Aprile 2011 18:07 Nome: y
"...– Hai capito? – mi domandò Tucci, uscendo poco dopo nelle tenebre dello spiazzo sterposo innanzi al Municipio. – E così per l’acqua, e così per le strade, e così per tutto. Da una ventina d’anni il Colacci si alza a ogni fine di seduta per inneggiare alla Scienza, per inneggiare alla luce, mentre i lumi si spengono, e propone la sospensiva su ogni progetto, in vista di nuovi studii e di nuove scoperte. Così noi siamo salvi, amico mio! Tu puoi star sicuro che la Scienza, a Milocca, non entrerà mai. Hai una scatola di fiammiferi? Cavala fuori e fatti lume da te."
Luigi Pirandello, novelle
(però allora Grenpeach non esisteva)
09 Aprile 2011 10:57 Nome: z
8/4
IAEA: A Fukushima segnali di stabilizzzione
Il forte terremoto che si è verificato ieri (7,4 della scala Richter secondo l’Agenzia Meteorologica Giapponese) non ha causato ulteriori danni alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Lo ha annunciato la TEPCO (Tokyo Electric Power Co.) che gestisce i sei reattori del sito.
I lavoratori dell’impianto sono stati temporaneamente evacuati per l’allarme di un possible tsunami. Ma quando l’allarme è finito sono rientrati nella centrale.
Un dirigente della IAEA (International Atomic Energy Agency) ha detto all’agenzia Reuters che la situazione della centrale nucleare è ancora molto seria ma che ci sono segni di una stabilizzazione dei quattro reattori ancora instabili.
I portavoce della TEPCO hanno dichiarato che i tecnici continuano a immettere azoto nel reattore n.1 per prevenire i rischi di un’esplosione di sacche di idrogeno. Un dirigente TEPCO ha detto che la radiazione dovuta ai raggi gamma nell’area circostante l’impianto hanno avuto un picco nei primi giorni della crisi, dopo lo tsunami dell’11 marzo, in particolare il 22 marzo, ma da allora sono scese a un livello molto vicino al normale fondo di radioattività naturale.
Non ci sono aumenti del livello di radiazioni nei pressi dell’impianto nucleare di Onagawa, ha detto un portavoce della NISA, l’agenzia per la sicurezza nucleare giapponese. Altri impianti (oltre a quelli di Fukushima e di Onagawa) sono stati spenti dopo il forte terremoto e lo tsunami dell’11 marzo: quelli di Higashidori (prefettura di Aomori), di Tokai, (reattore N.2 nella prefettura di Ibaraki) e di Fukushima Daini. In questi impianti non è stata riscontrata alcuna anomalia.
08 Aprile 2011 10:38 Nome: peace
Nuovo allarme dalla squadra di radioprotezione di Greenpeace operativa in Giappone. Scoperti alti livelli di contaminazione nelle verdure raccolte alla periferia della città di Minamisoma, 25km a nord dalla centrale di Fukushima. Il dato solleva ulteriori preoccupazioni sul rischio sanitario per i residenti e sulla mancanza di informazioni ufficiali per chi vive al di fuori della zona di evacuazione di 20 km.
Greenpeace ha effettuato test su spinaci e altre verdure prelevate dagli orti di Minamisoma, riscontrando livelli di radiazioni nettamente superiori ai limiti ufficiali. Su un campione di spinaci sono stati rilevati valori di 70.000 – 80.000 Bq/kg (becquerel per chilogrammo), mentre su un campione di cavolo si sono trovati valori di 9.000 Bq/kg. Entrambi oltre il limite di 500 Bq/kg, stabilito dal Governo giapponese per le verdure.
Il governo Giapponese non ha fornito precise istruzioni su come difendersi dalle radiazioni che sono presenti oltre la zona stabilita di 20 KM dalla centrale.
08 Aprile 2011 16:35 Nome: .
pubblicate i dati e fateli certificare,
invece di sparare scemenze!
e se davvero c'è gente vostra in Giappone, che impugnino le pale e diano una mano invece di mostrare quanto siete inutili
08 Aprile 2011 10:29 Nome: michi
Tokyo. Si sono verificate perdite di acqua dalla centrale nucleare Onagawa nella prefettura di Miyagi dopo il terremoto di magnitudo 7.4 della scala Richter di ieri.
Lo ha reso noto il gestore, Tohoku Electric Power Co, precisando che l'acqua e' fuoriuscita dalle vasche di combustibile esaurito in due reattori e anche da altri punti dell'impianto e che i livelli di radiazioni sono rimasti invariati al di fuori dello stabilimento.
Stiamo seguendo passo passo il disastro e le sue conseguenze per l'umanità, incapaci di reagire e inconsapevoli ancora dei confini che la tragedia assumerà.
La nostra speranza è che la catastrofe serva da esempio e da monito per tutti.
08 Aprile 2011 16:32 Nome: ,,
furbino, impara a separare i fatti dalle opinioni e a citare correttamente le fonti
Chi sta seguendo passo passo, quale disastro e tutto ciò che segue?
Non certo i giapponesi che al disastro (del terremoto e dello tsunami) hanno reagito eccome.
08 Aprile 2011 16:54 Nome: muad dib
Già acqua dell'impianto di raffreddamento, quindi non radioattiva tanto che la radioattività al di fuori della centrale non ha subito variazioni. Basta disinformazione!
08 Aprile 2011 17:34 Nome: clo
Nella zona di Miyagi, si sono verificate perdite di acqua dalla centrale nucleare Onagawa. La Tepco, che gestisce l'inmpianto, ha precisato che i livelli di radiazioni al di fuori dello stabilimento non hanno fatto registrare variazioni. Precisazione che non ha affatto tranquillizzato la Cina: timori vengono infatti espressi da Pechino, oltre che per la decisione nipponica di sversare in mare le acque radioattive di Fukushima, anche per la nuova fuoriuscita da Onagawa.
08 Aprile 2011 17:36 Nome: gianni
L’allarme si estende ora alla centrale nucleare di Onagawa. Lo rende noto IAEA che fa sapere di avere ricevuto segnalazione dalle autorità giapponesi e da Tepco di uno stato di emergenza livello 1. Le autorità però hanno informato di avere il pieno controllo sui tre reattori. Un’ affermazione simile, però, è stata fatta anche poche ore prima dell’esplosione del reattore nr.1 della centrale nucleare di Fukushima Daichii. L’allarme è stato dichiarato in risposta a livelli di radioattività superiori al consentito registrati nell’area attorno alla centrale. Le autorità giapponesi stanno cercando di determinare la fonte di radiazioni.
08 Aprile 2011 17:49 Nome: gim
Onagawa.Secondo i primi controlli i livelli di radioattività all’esterno della centrale non sembrano aumentati, ma fatto sta che bisognerà comunque fermare la perdita d’acqua per evitare problemi di altra natura. Impresa comunque non complicata perché, a differenza di quanto sta accadendo a Fukushima, ci si può avvicinare alla struttura in quanto spenta. Ma questa vicenda non può farci tirare un sospiro di sollievo in quanto, se i danni maggiori sono stati evitati, lo si deve soltanto al fatto che la centrale era già spenta. Ma se non ci fosse stato il terremoto dell’11 marzo e la centrale, lavorando a pieno regime, avesse registrato 9 buchi nelle sue vasche che avrebbero fatto uscire acqua radioattiva, mettendo a rischio il processo di raffreddamento dei reattori, adesso si sarebbe corso il rischio di assistere ad una catastrofe.
09 Aprile 2011 10:49 Nome: ,,
@ gim
hai una fonte privilegiata di informazioni?
si? allora citala.
no? allora scendi dal pulpito.
la vera catastrofe sono quelli come te, che si occupano di disinformare e non muovono un dito per aiutare i sopravvissuti.
09 Aprile 2011 11:27 Nome: masmettila
gim,
se non ci fosse stato, ave4sse, si sarebbe.....
e se uscendo di casa un condor mi rapisse?
e se mio nonno avesse la ruota?
04 Aprile 2011 15:35 Nome: nuc
Varese si mobilita contro il nucleare. È nato infatti il comitato referendario locale “Vota sì per fermare il nucleare”, promosso da numerose associazioni, tra cui Legambiente.
Per preparare la mobilitazione delle prossime settimane, in vista del referendum del 12 e 13 giugno, il comitato ha convocato una prima riunione organizzativa nella sede provinciale delle Acli in via Speri della Chiesa.
“Quello che purtroppo sta accadendo in Giappone – dicono i promotori – è la conferma drammatica, cui nessuno avrebbe voluto assistere, del fatto che il nucleare a prova di incidenti non esiste. La sicurezza delle centrali è una favola alla quale gli italiani non crederanno. Da tempo sosteniamo che l’Italia non deve entrare in un’avventura pericolosa, impopolare e antieconomica come quella dell’atomo".
04 Aprile 2011 16:13 Nome: ,
perchè, esiste l'automobile a prova di incidenti?
o la miniera a prova di incidenti?
o la piattaforma petrolifera a prova di incidenti?
o la diga a prova di incidenti?
o...
04 Aprile 2011 16:24 Nome: ,,
quello che sta accadendo qui, invece, è che dei 28.000 morti (in un paese dove di solito un terremoto ne causa 4/5) non importa nulla ai qualunquisti dipinti di verde le cui numerose associazioni si sono ben guardate dal promuovere qualsiasi iniziativa di solidarietà...
04 Aprile 2011 14:33 Nome: referendum
Il 23 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato con un decreto-legge una moratoria di dodici mesi sul programma di rilancio del nucleare in Italia.
Più nel dettaglio con tale moratoria si dispone la sospensione per un periodo di 12 mesi delle procedure riguardanti la localizzazione e la realizzazione di centrali e impianti nucleari sul territorio italiano (e quindi ne discende che non si procederà all’ adozione degli atti necessari alla realizzazione degli impianti nucleari, a cominciare dalla predisposizione del documento programmatico sulla strategia nucleare).
Invece si continuerà ad ogni modo a lavorare sul deposito nazionale per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi e sul ruolo dell’ Agenzia per la Sicurezza Nucleare (quale organo competente per lo studio e la programmazione delle politiche riguardanti la sicurezza nucleare).
Si precisa che tale moratoria rientra tra le conseguenze indirette di quanto avvenuto in Giappone ma ad ogni modo la moratoria però non impedisce che vi sia il previsto referendum abrogativo a giugno, visto che il quesito può decadere solo in presenza di un abrogazione del provvedimento legislativo (con cui si reintroduce l’ opzione nucleare in Italia) a cui il referendum abrogativo fa esperessamente riferimento.
02 Aprile 2011 14:34 Nome: marco
l fallout radioattivo causato dal disastro di Fukushima è al momento paragonabile a quello di Chernobyl
Le emissioni giornaliere di Iodio 131 dai reattori giapponesi sono al 74% rispetto a quelle della centrale ucraina, e quelle di Cesio 137 al 59%.
Chernobyl tuttavia bruciò per dieci giorni, mentre il disastro giapponese sta proseguendo da oltre quindici giorni e per il momento non è destinato a fermarsi.
Questi numeri mostrano che Fukushima è già un incidente di livello 7. Solo la reticenza dei governi, delle agenzie e delle lobby nucleari sta ritardando questa attribuzione.
A Chernobyl c'erano 180 tonnellate di combustibile nucleare, a Fukushima ce ne sono quasi dieci volte di più, 1760 tonnellate.
E' abbastanza ovvio che siamo di fronte al più grave incidente tecno-industriale della storia dell'umanità. La salute di milioni di persone sul pianeta ne rimarrà influenzata, anche se sarà ben difficile dire come e quanto.
L'incendio di Chernobyl proiettò in aria una miscela composita di isotopi radioattivi, mentre le emissioni dei vapori di Fukushima contengono soprattutto Iodio 131 e Cesio 137; questi due isotopi sono però i più dannosi per la salute.
Se lo Iodio si riduce a un millesimo in circa 80 giorni, per il Cesio occorreranno la bellezza di 300 anni. Il cancro alla tiroide si manifesta nei bambini e nei ragazzi dieci anni dopo l'esposizione; il Cesio si deposita nei muscoli del corpo umano dove vi può restare per decine e decine di giorni.
Il Cesio verrà assorbito dalle piante e continuerà a rimanere nell'ecosistema molto a lungo.
E c'è ancora qualcuno che chiama tutto questo progresso.
04 Aprile 2011 15:03 Nome: ,
copiare per copiare...
Frenare il nucleare mette a repentaglio gli obiettivi ambientali e di sicurezza degli approvvigionamenti e porterà a un aumento della bolletta energetica. E’ l’opinione di Fatih Birol, capo economista dell’Agenzia internazionale dell’energia che snocciola dati inquietanti. “Dimezzare nei prossimi 25 anni i programmi di espansione del nucleare civile potrebbe comportare 500 milioni di tonnellate aggiuntive di emissioni di anidride carbonica ai livelli previsti per il 2035”.
Dopo l’incidente della centrale Fukushima Daiichi sarà più difficile aggiungere capacità nucleare e i paesi con un parco di centrali in funzione dovranno probabilmente fronteggiare la pressione dell’opinione pubblica che ne richiede la chiusura anticipata. A parere di Fatih Birol questo porterà un aumento generalizzato del costo dell’energia e costituisce anche una cattiva notizia per l’indipendenza energetica in quanto provoca un restringimento delle fonti di diversificazione del mix energetico. Senza contare appunto le ripercussioni sul problema del surriscaldamento climatico.
Le prime avvisaglie di un cambiamento di rotta o comunque di un aggiustamento dei programmi nucleari nazionali sono venute dalla Cina, Giappone, India, Gran Bretagna, Svizzera e Germania. L’Agenzia che è consulente energetic di 28 governi, lo scorso novembre aveva stimato a 350GW la capacità nucleare aggiuntiva. Dopo l’incidente di Fukushima, l’agenzia ha rivisto le sue proiezioni dimezzandole.
Secondo Birol questi tagli ai programmi nucleari renderanno più arduo il raggiungimento degli obiettivi climatici sottoscritti da 193 governi alla conferenza di Copenhagen nel 2009 e un anno dopo confermati a Cancun. Il contenimento al 2035 delle emissioni a 350ppm al fine di limitare a 2° l’incremento della temperatura del pianeta verrebbe invece già raggiunto nel 2030.
Assumendo che carbone, gas e rinnovabili copriranno equamente il gap derivante dall’uscita dal nucleare, si prevede assieme all’aumento delle emissioni anche un incremento dei prezzi dei combustibili fossili senza tuttavia fornire dati sull’ampiezza di queste oscillazioni.
Le ipotesi sugli effetti del dimezzamento della crescita del nucleare nel mondo, ha precisato l’Agenzia, non sono tuttavia delle previsioni sull’andamento delle politiche energetiche dei governi seguiti dall’AIE. “Noi, così come tutti gli attori del mondo energetico, dai produttori ai consumatori, dobbiamo trarre importanti lezioni da Fukushima, prosegue Birol. Ma è fondamentale avere una visione realistica delle prospettive energetiche e del ruolo che il nucleare deve continuare a svolgere nella lotta ai cambiamenti climatici, per l’indipendenza energetica e contenimento dei prezzi dell’energia”.
fonte: newclear forum nucleare a cura di chicco testa
01 Aprile 2011 12:42 Nome: vincenzo
Dosi «a livelli minimi» di iodio 131 sono state monitorate dalle apparecchiature di alcune Regioni: Lombardia, Valle d'Aosta, Piemonte, Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Umbria.
È probabile che alla lista si aggiungeranno altre segnalazioni.
«Non c'è motivo di preoccuparsi - chiarisce Lamberto Matteocci, esperto dell'Ispra -. Parliamo di quantità davvero minime, centinaia di volte inferiori a quelle che hanno interessato Stati Uniti e Canada. La stessa situazione si sta verificando in Francia e Spagna. Queste tracce non determinano l'alterazione dei valori del cosiddetto fondo di radioattività ambientale, quello che è presente in natura».
Non riesco comunque a stare del tutto rassicurato......
01 Aprile 2011 12:37 Nome: dany
ll passaggio di masse d'aria (impropriamente chiamate nubi) con grado di contaminazione «infinitesimale» era stato annunciato da giorni. È un fenomeno globale. Ma per quanto riguarda gli alimenti potrebbero esserci ripercussioni a discapito della sicurezza?
Il ministero della Salute ha già escluso questa eventualità.
«Le sostanze tossiche dell'aria con la pioggia si depositano su vegetali ed entrano nel ciclo del latte però senza costituire un rischio per il nostro Paese."
Femm a fidàss ?
01 Aprile 2011 12:29 Nome: dario
15 marzo
Mercoledì l’Aula della Camera voterà le mozioni presentate dal Pd e oggi anche da Fli che chiedono al governo di reintrodurre gli incentivi per le energie rinnovabili. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio su richiesta delle opposizioni.
“Abbiamo chiesto di utilizzare lo spazio che spetta alle opposizioni per discutere la mozione sulle rinnovabili perchè il mondo delle imprese ha accolto come una batosta la scelta del governo di eliminare gli incentivi – ha spiegato Dario Franceschini -, e non potevano aspettare il 30 aprile perchè hanno già avuto diversi ordinativi. Il governo ha deciso di colpire proprio il settore sui cui si dovrebbe investire di più. In queste ore diventa sempre più evidente quanto sia sbagliato puntare sul nucleare”.
01 Aprile 2011 14:34 Nome: ---
Franceschini, un altro che non perde occasione per parlare a vanvera.
In compenso a Rubbia, alla Hack, a Regge, ecc, ecc, quando invitano a essere razionali nessuno da retta
Continuiamo a foraggiare i cialtroni dell'eolico, il fotovoltaico nei campi e i rifiuti come rinnovabili...
31 Marzo 2011 17:55 Nome: leo
L’energia nucleare in Italia è stata soggetta ad una moratoria di un anno, secondo le decisioni del governo, per riuscire ad analizzare più a fondo la questione e puntare maggiormente sulla sicurezza nucleare. Ma da diverse parti sono stati manifestati dei dubbi su questo “periodo di riflessione”: molti pensano che si tratti solo di un sistema per attutire il colpo emotivo provocato dal terremoto in Giappone.
E poi tornare alla carica.
31 Marzo 2011 17:48 Nome: nonuc
La radioattività dell'acqua marina nei pressi della centrale è aumentata a 4.385 volte sopra il livello consentito per legge, solo mercoledì 30 il valore era di 'sole' 3.355 volte superiore ai limiti. I dati, frutto di prelievi effettuati a 300 metri dalla costa, rafforzano l’ipotesi che materiale tossico continui a riversarsi in mare.
Direi che la voglia di scherzare è fuori luogo !
31 Marzo 2011 18:12 Nome: consiglio
appunto, meglio informarsi sugli effetti invece di sparare i numeri
ad esempio sul sito Iaea
31 Marzo 2011 14:32 Nome: ulna
ah beh!
se l'ha detto la tv!
31 Marzo 2011 11:49 Nome: radio
C'è una frase sentita ieri sera in tv che mi ha colpito e turbato : " abbiamo compromesso la terra per l'eternità ! "
Riferendosi alle sostanze mortali sprigionate dal disastro nucleare e incontrollate.
Per l'eternità, questa cosa pesa sulla coscienza come un macigno.
30 Marzo 2011 16:33 Nome: nucleo
Enrico Pedemonte, nuclearista non pentito.
È possibile, persino probabile, che il cigno nero che è comparso inaspettato in Giappone sotto la forma di un incredibile terremoto e di un immane tsunami cambi il corso della storia, e colpisca a morte il nucleare in alcuni Paesi (come l’Italia) in virtù delle emozioni provocate nell’opinione pubblica. Non credo che ciò accadrà in Giappone. Sono certo che a Tokyo si concederanno una pausa di riflessione, prenderanno le contromisure necessarie e poi, non avendo risorse energetiche interne (come l’Italia) decideranno di andare avanti, imparando dalla realtà, per costruire un nucleare ancora più sicuro, a prova dei terremoti e degli tsunami più violenti. Forse altri Paesi seguiranno i sentieri dell’emozione facendo crescere la richiesta di gas, carbone e olio combustibile. L’economia peggiorerà, i Paesi arabi autoritari produttori di petrolio si rafforzeranno, e forse quel milione di morti che dobbiamo ai fumi e alle polveri cresceranno ulteriormente. Cinque Hiroshima all’anno che non fanno notizia, perché i numeri non producono emozioni.
30 Marzo 2011 13:44 Nome: arsenio
Il governo si riassetta per evidenti tornaconti.
La linea ‘nimby’, ‘not in my back yard’, e’ quella prevalente. Tanto che il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, ha assicurato che non si faranno centrali nucleari nelle regioni che si esprimeranno negativamente sulla localizzazione degli impianti nel loro territorio. Se le cose andranno cosi’, bisognera’ vedere quale governatore dira’ si’ a centrali nella sua regione. Ma e’ proprio nell’esecutivo che si e’ fatta strada una maggiore cautela. Come ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, “il Paese deve fermarsi un attimo e capire che cosa stiamo facendo. Serve una pausa di riflessione e soprattutto non si possono fare scelte che non siano condivise da tutti”. Un sentire diffuso, nell’esecutivo, se e’ vero che Umberto Bossi ha liquidato la vicenda con un “decide il territorio” e se il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha rivelato a Giulio Tremonti il suo inequivocabile pensiero: “E’ finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Bisogna uscirne, ma in maniera soft”.
Potere delle elezioni !
30 Marzo 2011 11:28 Nome: pluto
Come preventivato non ci sono pericoli nell'immediato relativamente alla nube "radioattiva" dal Giappone.
Le misurazioni della radioattività dell'aria effettuate dall'aeronautica militare elvetica non hanno rilevato valori preoccupanti o superiori alla norma.
A Bellinzona la misurazione è costante e segna 22, un valore nella media. Gli scienziati spiegano che solitamente oscilla tra 0 e 40 a seconda delle condizioni atmosferiche e che corrisponde alla radioattività naturale emessa dal sottosuolo.
Tuttavia l'allerta resta alta sia per la situazione meteo - poco vento e nessuna precipitazione - ma sopratutto per l'evolversi della vicenda delle centrali nucleari giapponesi.
Se a Fukushima la situazione dovesse peggiorare e continuare a emettere sostanze radioattive per un periodo prolungato, MeteoSvizzera non esclude che problemi di molta minore entità possano arrivare anche da noi.
Nel frattempo riflettiamo sulla opportunità di nuove centrali nucleari !